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28 febbraio 2014

Domenica dei Latticini o del Perdono.(da Archimandrita Dionisios Papavasileiou)



PATRIARCATO ECUMENICO
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D’ITALIA E MALTA
PARROCCHIA GRECO-ORTODOSSA DI SAN DEMETRIO MEGALOMARTIRE
Via dé Griffoni, 3 40123 – Bologna http: sandemetriobo.blogospot.com


No Prot.: -/2014                                         Bologna il, 27.02.2014


Carissimi parrocchiani ed amici,
Siamo ormai davanti alla porta spirituale, che ci introduce alla Santa e Grande Quaresima. La Chiesa, come ultima tappa di meditazione, ci offre la domenica che viene, così detta “ Vi descriviamo, con poche parole, il grande significato di questa domenica:
Quest'ultima domenica, prima della Grande Quaresima dei digiuni, è dedicata a due temi importanti: il perdono e il ricordo della cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva.
Il tema del perdono viene sottolineato dal passo del Vangelo di Matteo, che si legge nella Divina Liturgia, dove Gesù dice:
"se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe (Mt 6,14-15)".
La necessità del perdono nasce dal bisogno di essere riconciliati con Dio e con gli uomini, per poter fare un vero cammino quaresimale. Infatti, frutto del peccato è la divisione, mentre frutto dell'amore è la comunione. Chi cerca l'amore di Dio, non può che vivere cercando la comunione con i fratelli.
Nelle ufficiature del Vespro e del Mattutino, gli inni liturgici richiamano la nostra attenzione sul pianto di lamento, che Adamo compie per la sua nuova condizione:
"Sedette Adamo davanti al paradiso e piangendo la propria nudità così faceva lamento: aimè, mi sono lasciato convincere e depredare da un malvagio inganno e sono stato allontanato dalla Gloria; aimè, nudo e nella semplicità e ora mancante di tutto! O Paradiso, mai più godrò delle tue delizie, mai più vedrò il Signore, mio Dio e Creatore, perché me ne andrò alla terra dalla quale sono stato tratto. Abbi misericordia, o Pietoso, e a te io grido: abbi misericordia di me che sono caduto" (doxasticon del Vespro).
La Quaresima è il periodo, in cui piangiamo con Adamo ed Eva davanti al cancello chiuso del Paradiso e con loro ci pentiamo per i peccati che ci hanno privato della comunione con Dio. Ma, la Quaresima è anche un periodo in cui ci prepariamo a celebrare l'evento salvifico della morte di Gesù Cristo, che ha riaperto per noi le porte del Paradiso. Così il dolore per il nostro esilio nel peccato è temperato dalla speranza del nostro rientro in Paradiso.
La sera di questo stesso giorno, ai vespri del Lunedì, inizia la Grande Quaresima dei digiuni e l’astensione dai prodotti lattiero-caseari (l'astensione dalla carne è iniziata il lunedì precedente). Tutti i giorni della quaresima, eccetto il 25 marzo (festa dell'Annunciazione), il sabato e la domenica, sono aliturgici (non viene celebrata la Divina Liturgia); il mercoledì e il venerdì si celebra un ufficio di comunione detto dei Presantificati oProjasmena, ossia la comunione con l'Eucarestia consacrata la domenica precedente.
Anche nella nostra parrocchia questa domenica sarà celebrata con dovuta solennità. Alla fine della Divina Liturgia seguirà l'Officio del Grande Vespro del Perdono, inizio della Santa e Grande Quaresima. In esso dopo il Φώς ιλαρόν, il tempio sarà avvolto da un manto di buio, per mostrare il cambio del periodo liturgico. Infatti, la Quaresima è periodo di lutto spirituale, ma non di un lutto pieno di  disperazione. L'uomo entra in se stesso, medita sulla sua condizione interiore e spirituale e vede che non "piace al Signore", causa del peccato. Con le lacrime cerca di implorare la sua magnanimità e, fin qui, abbiamo il lutto. Mentre l'uomo entra in questa condizione spirituale e approfondisce la sua condizione, vede la grazia di Dio Padre avvolgerlo, consolarlo e perdonarlo. Così non si dispera, ma si riempie di gioia spirituale e la sua anima glorifica il suo Salvatore. Questo si chiama nella tradizione dei Santi Padri Lutto-gioioso. Ecco perché mentre il tempio sta nel buio, il sacerdote cambia il paramenti liturgici da bianco in nero, mentre le campane suonano a lutto.
In questa domenica, dopo la fine del Grande Vespro del Perdono sarà offerto a tutti formaggio, uova e olive, come vuole l'antica tradizione monastica.
·      Formaggio, perché oggi è l'ultimo giorno che si manga prima del Grande Digiuno quaresimale.
·      Uova, perché con l'uovo si chiude questo periodo e con l'uovo si apre dopo l'Officio della Resurrezione nella notte di Pasqua.  
·      Olive, perché simboleggiano il digiuno.

Vorrei avvertire tutti di un cambiamento di orario
della Celebrazione solo per questa domenica:
Domenica 2 marzo 2014:
Officio di Mezzanotte alle 8:15.
Officio del Mattutino alle 8:30.
Divina Liturgia alle 10:00
Grande Vespro del Perdono alle 11:15.

Buona domenica e buona e Santa Quaresima a tutti.

Il Parroco e Padre nello Spirito
Archimandrita
Dionisios Papavasileiou





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