Il taumaturgo san Nettario della Pentapoli è stato un dono di Dio all’umanità nei poveri giorni del ventesimo secolo. Nato nel 1846 in Tracia da una famiglia poverissima, a quindici anni andò a lavorare a Costantinopoli, per mantenersi gli studi. Monaco nella Nea Monì di Chios (1876), completò gli studi teologici ad Atene e subito entrò al servizio del Patriarcato d’Alessandria, dove fu ordinato sacerdote (1885) e vescovo di Pentacoli di Libia (1886). Nel 1890 si dimette e ritorna in Grecia, dove vive in miseria per molti anni. Nel 1908 si stabilisce in Eghina, nel Monastero della santa Trinità che lui stesso aveva fondato nel 1904. Sono questi gli anni in cui la sua fama di santità cresce: spesso fu visto sollevarsi da terra durante la celebrazione della Liturgia. Teologo ispirato da Dio e scrittore instancabile, predica e confessa senza mai stancarsi, pur essendo vescovo, sino alla morte (1920) faceva le pulizie del monastero, andava a lavorare nei campi, si occupava come calzolaio o muratore. I miracoli in vita e ancor più dopo il suo transito ne fanno uno dei santi a noi contemporanei più venerati:la sua tomba nell’isola di Eghina richiama quotidianamente migliaia di pellegrini da ogni parte del mondo.
Una prima ricognizione (esame, controllo) delle sue reliquie fu fatta nel 1921: il corpo fu trovato intatto ed emanante un soave profumo; lo stesso prodigio fu osservato nel 1927. Il 3 settembre 1953 il sepolcro fu ancora una volta riaperto, e ancora una volta il corpo fu trovato incorrotto e profumato. Se ne fa memoria il 9 novembre (e il 3 settembre).
ΕΥΧΑΡΙΣΤΟΥΜΕ ΤΗΝ ΑΝΑΓΝΩΣΤΡΙΑ ΠΟΥ ΜΑΣ ΕΣΤΕΙΛΕ ΤΟ ΚΕΙΜΕΝΟ. RINGRAZIAMO LA LETTRICE CHE CI HA INVIATO IL TESTO.
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