Μέγαν εύρατο εν τοις κινδύνοις, σε υπέρμαχον η οικουμένη, αθλοφόρε τα έθνη τροπούμενον. Ως ουν Λυαίου καθείλες την δύναμιν, εν τω σταδίω θαρρύνας τον Νέστορα, ούτως Άγιε, μεγαλομάρτυς Δημήτριε, Χριστόν τον Θεόν ικέτευε, δωρήσασθαι ημίν το μέγα έλεος (Απολυτίκιο Αγίου Δημητρίου)

14 novembre 2011

Martedì 15 novembre inizia il digiuno del Natale

Martedì 15 novembre inizia il digiuno del Natale
Oltre a diversi giorni di digiuno sparsi nel corso dell’anno, la Chiesa conosce quattro quaresime o periodi di digiuno: la Grande in preparazione alla Pasqua, la quaresima degli Apostoli (precede la festa dei santi Pietro e Paolo), quella della Tuttasanta (nei giorni che rievocano la sua korte e il suo transito alla vita eterna) e di Natale.
La quaresima del Natale ha varie tradizioni ed è articolata in due parti: nella prima , dal 15 novembre al 17 dicembre, c’è licenza di pesce, olio e vino (tranne il mercoledì/venerdì e, per alcuni, il lunedì). La seconda, più austera, va dal 18 al 24 compreso e ha solo licenza d’olio e vino e solo il sabato/domenica (e nella memoria di Sant’Ignazio). Vigilia di Natale- a meno che non si tratti di sabato/domenica- c’è digiuno austero; in alcuni luoghi però, dell’Italia meridionale, secondo un corretto uso antico, a sera del 24 si cena con licenza d’olio, vino e…abbondante consumo di molluschi, stocco e/ o baccalà.

Il digiuno
Chi mai può avere danno dal digiuno? Fai i conti di un giorno di digiuno, e calcola poi quanto spendi di solito! Chi digiuna non ha bisogno di fare mutuo, né è costretto a pagare gli interessi! Gli stessi agenti delle tasse per qualche giorno ti lasciano tranquillo e spensierato: pensa allora che anche lo stomaco ha bisogno di un po’ di riposo! Il digiuno è motivo di gioia per l’uomo, perché come la sete rende piacevole una bibita e la fame gradevole una mensa, così il digiuno rende saporito ogni cibo. Se sarai sempre circondato da cibi abbondanti, farai torto a te stesso, perché se sei ingordo perdi ogni gusto.
Non limitare il digiuno solo alla dieta. Vero digiuno non significa soltanto astenersi da diversi cibi, ma estraniarsi da passioni e peccati. Non giudicare; perdona il tuo prossimo per i dispiaceri o il male che ti ha fatto. Altrimenti, non mangi carne, e mangi il tuo stesso fratello; tu non bevi vino,ma umili chi ti è accanto. Non ci si ubriaca solo con il vino, ma anche l’ira fa ammattire l’anima. In genere, ogni passione che stordisce l’anima è ubriachezza: se vuoi digiunare davvero, tieniti lontano dalle passioni.
                                                                                  (San Basilio il Grande)

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