Μέγαν εύρατο εν τοις κινδύνοις, σε υπέρμαχον η οικουμένη, αθλοφόρε τα έθνη τροπούμενον. Ως ουν Λυαίου καθείλες την δύναμιν, εν τω σταδίω θαρρύνας τον Νέστορα, ούτως Άγιε, μεγαλομάρτυς Δημήτριε, Χριστόν τον Θεόν ικέτευε, δωρήσασθαι ημίν το μέγα έλεος (Απολυτίκιο Αγίου Δημητρίου)

01 ottobre 2011

San Romano il Melode (1 Ottobre)


Romano, detto il Pindaro cristiano o il Melode , ebreo, nacque a Emessa (Homs) di Siria. Forse militare, abbracciò la fede cristiana e fu ordinato diacono a Berito (Beirut), attorno al 510 si stabilì a Costantinopoli. Secondo la tradizione, una notte di Natale gli apparve in sogno la Tuttasanta, che gli fece ingoiare un kontakio, cioè uno di quei rotoli di papiro su cui Romano di solito scriveva. Svegliandosi, egli andò in chiesa e quando salì sull'ambone per la consueta predica , iniziò a cantare, con incantevole voce, quello stupendo inno che inizia con le parole oggi la vergine partorisce il sovrasostanziale (I parthenos simeron...); dopo d'allora Romano compose moltissimi kontakia , un centinaio dei quali è giunto sino ai nostri giorni. Dal rotolo su cui era scritta , si chiama kontakio una lunga poesia (ma oggi se ne canta solo l'inizio), che in realtà era una predica cantata . Romano non inventò certo i kontakia , ma li portò a un livello artistico tale da entusiasmare le masse e addirittura provocare, in Occidente la nascita del teatro popolare : può darsi che in occidente il genere dei kontakia sia stato fatto conoscere dai papi "greci" (cioè dell'Italia meridionale) dei secoli 7°/8°.
icona via logismoitouaaron.blogspot.com

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