Μέγαν εύρατο εν τοις κινδύνοις, σε υπέρμαχον η οικουμένη, αθλοφόρε τα έθνη τροπούμενον. Ως ουν Λυαίου καθείλες την δύναμιν, εν τω σταδίω θαρρύνας τον Νέστορα, ούτως Άγιε, μεγαλομάρτυς Δημήτριε, Χριστόν τον Θεόν ικέτευε, δωρήσασθαι ημίν το μέγα έλεος (Απολυτίκιο Αγίου Δημητρίου)

18 aprile 2014

Sabato Santo (da Arch. Dionisios Papavasileiou)


Ἀνάστα, ὁ Θεός, κρῖνον τὴν γῆν, ὅτι σὺ κατακληρονομήσεις ἐν πᾶσι τοῖς ἔθνεσι.

 PATRIARCATO ECUMENICO
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D’ITALIA E MALTA
PARROCCHIA GRECO-ORTODOSSA DI SAN DEMETRIO MEGALOMARTIRE
Via dé Griffoni, 3 40123 – Bologna. http: sandemetriobo.blogospot.com


No Prot.: -/2014 Bologna li, 16.04.2014

Carissimi parrocchiani e amici della Parrocchia,

La mia fede in Cristo non deriva dall’opportunità che mi è stata data di partecipare
sin dalla prima infanzia alla celebrazione pasquale. Piuttosto la mia fede è nata dalla stessa
esperienza del Cristo vivente, perché Pasqua, quella notte unica che riempie di luce, di gioia
e di una tale forza vittoriosa, è resa possibile nel saluto: “Cristo è risorto! Veramente è
risorto!”. Come e quando è nata? Non lo so, non ricordo. So soltanto che ogni volta che
apro l’Evangelo e leggo di Cristo, leggo le sue parole, leggo il suo insegnamento,
consapevolmente mi ripeto, con tutto il mio cuore ed il mio essere, ciò che è stato detto da
coloro che erano stati inviati per arrestare Cristo, ma che ritornarono dai farisei senza di
Lui: “Nessun uomo mai ha parlato come quest’uomo” (Giovanni 7, 46). Pertanto, quello
che so è prima di tutto che l’insegnamento di Cristo è vivo, e che niente sulla terra può
essere paragonato ad esso. E questo insegnamento è su di Lui, sulla vita eterna, sulla vittoria
sulla morte, su un amore che vince e vince la morte. So bene che in una vita dove tutto
sembra così difficile e faticoso, una costante che non cambia mai e mai mi lascia è questa
interiore consapevolezza che Cristo è con me. “Non vi lascerò orfani, verrò a
voi” (Giovanni 14, 18). E viene a dare il segno sensibile della sua presenza attraverso la
preghiera, con un fremito dell’anima, con una gioia così incomprensibile, e tuttavia molto
viva, con la sua misteriosa, ma così certa presenza in chiesa durante le ufficiature e nei
sacramenti. Questa esperienza di vita è in continua crescita, questa conoscenza, questa
consapevolezza che diventa così evidente, che Cristo è qui e che la sua parola è stata
compiuta: chi mi ama, “io lo amo e mi manifesterò a lui” (Giovanni 14, 21). E sia che mi
trovi in mezzo alla folla, o da solo, questa certezza della sua presenza, questa potenza della
sua parola, questa gioia della fede in Lui resta con me. Questa è l’unica risposta e l’unica
prova.
“Perché cercate il Vivente fra i morti? Perché piangete in mezzo alla corruzione
Colui che non ha conosciuto la corruzione?”. Tutto il Cristianesimo, dunque, è l’esperienza
di fede ripetuta ancora e ancora, come se fosse la prima volta, attraverso la sua incarnazione
in riti, parole, musica e colori. Al non credente, può effettivamente sembrare come un
miraggio; sente solo parole, vede solo incomprensibili cerimonie, e comprende solo
esteriormente. Ma per i credenti, tutto questo si irradia dall’interno, e non come prova della
propria fede, ma come il suo risultato, così come la sua vita nel mondo, nell’umanità, nella
storia. Pertanto, le tenebre e la tristezza del Santo Venerdì sono per noi qualcosa di reale,
vivo, contemporaneo; possiamo piangere sotto la croce ed esperire tutto ciò che ha avuto
luogo in questo trionfo del male, della slealtà, della codardia e del tradimento; possiamo
contemplare il vivificante sepolcro nel Santo Sabato, con entusiasmo e speranza. E quindi,
ogni anno possiamo celebrare il periodo pasquale, la Pasqua, la Risurrezione. Perché la
Pasqua non è il ricordo di un evento del passato. È l’incontro reale nella felicità e nella
gioia, con Colui che i nostri cuori molto tempo fa hanno conosciuto e incontrato come la
Vita e la Luce di tutta la luce. La notte di Pasqua testimonia che Cristo è vivo ed è con noi, e
che noi siamo vivi con Lui. L’intera celebrazione è un invito a guardare il mondo e la vita,
ed ecco il sorgere del mistico giorno del Regno della Luce. “Oggi comincia il profumo della
Primavera”, canta la Chiesa,“e la nuova creazione esulta...”. Si esulta nella fede,
nell’amore e nella speranza.

Questo è il giorno della Risurrezione,
cerchiamo di essere illuminati dalla festa,
abbracciamoci l’un l’altro,
chiamiamo “fratelli” anche quelli che ci odiano,
e perdoniamo tutti a motivo della Risurrezione,
e così gridiamo: Cristo è risorto dai morti,
ha calpestato la morte con la morte,
e a chi giace nei sepolcri ha donato la vita.
Cristo è risorto!


Padre Alexander Schmemann
Tradotto per © Tradizione Cristiana da E. M. Aprile 2009

NELLA NOSTRA PARROCCHIA:
Sabato Santo mattina (Cristo agli Inferi) alle 9:00 Vespro e Divina
liturgia di San Basilio Magno (finirà verso le 11:00).
Sabato Santo note alle 23:00 Mezzanote.
Alle ore 00:00: l’Anastasis ossia l’Officio della Rissurezione del
nostro Signore Gesù Cristo
Alle ore 00:15: il Matuttino e la Divina Liturgia pasquale di San
Giovanni Crisostomo.

Χριστός Ανέστη αδελφοί
p. Dionisios

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