Μέγαν εύρατο εν τοις κινδύνοις, σε υπέρμαχον η οικουμένη, αθλοφόρε τα έθνη τροπούμενον. Ως ουν Λυαίου καθείλες την δύναμιν, εν τω σταδίω θαρρύνας τον Νέστορα, ούτως Άγιε, μεγαλομάρτυς Δημήτριε, Χριστόν τον Θεόν ικέτευε, δωρήσασθαι ημίν το μέγα έλεος (Απολυτίκιο Αγίου Δημητρίου)

20 maggio 2011

Constantino il Grande - 21 Maggio

Il grande imperatore romano, il primo a convertirsi al cristianesimo, ha goduto e gode di un gran culto da parte delle Chiese Orientali e nel ‘Sinassario Costantinopolitano’ egli è celebrato il 21 maggio, insieme a sua madre la santa imperatrice Elena († 329 ca.).
In Occidente il culto fu abbastanza tiepido, concentrandosi soprattutto in luoghi che ebbero un forte influsso bizantino come Calabria, Sicilia, Sardegna o che vi furono trasportate delle reliquie come in Inghilterra e Boemia; il ‘Martirologio Romano’ non porta il suo nome, mentre la madre s. Elena è celebrata al 18 agosto.
I meriti di questo grande imperatore, giustamente chiamato Costantino I il Grande, sono indiscussi, specie per la lungimiranza con cui seppe comprendere e valutare, l’inarrestabile forza del cristianesimo, che sebbene da tre secoli perseguitato e con innumerevoli martiri, si espandeva con il suo contrapporsi alle ideologie del mondo pagano, in ogni angolo dell’immenso Impero Romano.
Flavio Valerio Costantino nacque a Naisso, odierna Nissa in Serbia nel 280 ca., figlio di Costanzo I Cloro allora semplice ufficiale e da Flavia Elena sua moglie morganatica, cioè inferiore di grado sociale.
Quando suo padre fu nominato “cesare” nel 293, Costantino venne allevato a Nicomedia alla corte di Diocleziano (243-313), sia per educarlo ad essere in futuro associato all’Impero, sia per garanzia dello stesso Costanzo Cloro (chiamato così per il pallore del viso).
Accompagnò Diocleziano in Egitto nel 296 e poi al servizio di Galerio, ‘cesare’ collega di suo padre; come tribuno militare combatté contro i Persiani e i Sarmati.
In virtù del nuovo sistema politico della tetrarchia, nel 305 il padre Costanzo I divenne imperatore e richiamò presso di sé il figlio Costantino, che lo seguì in Britannia in una campagna contro i Pitti e nel 306 alla morte del padre, per acclamazione dei soldati ne assunse il titolo e il comando.
Volendo riassumere, per evitare una cronologia storica troppo lunga, bisogna dire che nel ventennio successivo, fu costretto a combattere fra alleanze e guerre, con gli altri pretendenti al trono (Massimiano, Massenzio, Licinio, Galerio e Massimino Daia), riuscendo ad imporsi come unico imperatore solo nel 324.

Testa della statua monumentale di Costantino
conservata ai Musei Capitolini a Roma.
In questa lotta per il potere, non furono risparmiati assassinii di rivali, né guerre fra gli opposti eserciti romani e in questo scenario avvenne il 28 ottobre 312, la grande battaglia sulla Via Flaminia al Ponte Milvio, quando Costantino affrontò Massenzio suo cognato (perché ne aveva sposato la sorella Fausta); Costantino riportò una grande vittoria mentre Massenzio morì annegato nel Tevere.
La leggenda narra, che la vigilia della battaglia, Gesù apparve in sogno all’imperatore, chiedendogli di scrivere sugli scudi dei suoi soldati le prime due lettere del Suo nome (in greco XP); inoltre il giorno seguente Costantino I avrebbe visti stagliarsi contro il sole una croce e nel cielo la scritta: “In hoc signo vinces”.
Da questo scaturì, agli inizi del 313, il famoso ‘editto di Milano’ , che firmato anche da Licinio, associato alla guida dell’impero, proclamò la libertà di culto per i cristiani, ordinando anche la restituzione dei loro beni confiscati.

fonte santibeati.it dove potete leggere tutto il testo qui

Nessun commento:

Posta un commento

Λόγου έλλειψης χρόνου ίσως δεν απαντήσουμε στα σχόλια σας. Να ξέρετε όμως ότι είναι πάντα καλοδεχούμενα και ότι πάντα τα διαβάζουμε. Ευχαριστούμε πάρα πολύ ! Per mancanza di tempo potremmo non rispondere ai vostri commenti. Dovete però sapere che i vostri commenti sono sempre benvenuti e che vengono letti sempre. Grazie mille !